Esplorando il quotidiano con la poesia
Le nostre vite sono
dati sensibili
da condividere
a pochi eletti
Diete a zona, paradisi fiscali, chiamate senza risposta: tutto concorre a creare un’impalcatura solida per tenere in piedi i sogni vibranti e iridescenti di Giulio Giadrossi, giovane poeta triestino, ben consapevole che la poesia abbia già detto tutto ma che afferma con orgoglio di ritrovarsi anche lui ancorato nei batuffoli ineffabili della parola.
Nel corso dei secoli, la poesia ha trasceso i confini del tempo e dello spazio, esplorando le profondità dell'animo umano e rivelando gli intricati dettagli della nostra esistenza. Tuttavia, in un'epoca in cui sembra che ogni sfumatura della vita sia stata esplorata e ogni emozione espressa, potrebbe sorgere la domanda: cosa può ancora dire la poesia?
E allora risulta necessario trascendere il reale e rifugiarsi nell’onirico.
Il sogno molto spesso è proprio del bambino che cerca di catturare l’essenza del momento fugace: il ricordo del citofono che suona perché una bambina gli chiede di scendere a giocare. Quale gioia è più vera di questa?
Il cuore pulsante della poesia non risiede semplicemente nell'atto di comunicare concetti o descrivere esperienze, ma piuttosto nell'arte di rivelare ciò che è nascosto dietro il velo della realtà. La poesia va oltre il semplice significato delle parole, penetrando nel terreno fertile dell'immaginazione e dell'emozione umana. È un mezzo attraverso il quale possiamo esplorare le profondità dell'essere umano, scoprendo nuovi mondi dentro di noi e intorno a noi.
Anche se sembra che tutto sia già stato detto e che non ci sia più nulla da raccontare, la poesia rimane una forma d'arte in costante evoluzione, capace di rinnovarsi e adattarsi alle mutevoli sfumature della vita umana. Ogni poeta porta con sé una prospettiva unica e personale, un'esperienza originale che si riflette nelle sue parole. In questo senso, la poesia non conosce limiti né confini, perché ogni individuo ha la propria storia da raccontare, i propri sentimenti da esprimere e le proprie verità da condividere.
Inoltre, la poesia è in grado di catturare l'essenza di ciò che è al di là delle parole, di trasmettere concetti e emozioni che sfuggono alla razionalità e si aprono al mistero dell'esistenza umana. Attraverso metafore, similitudini e immagini evocative, la poesia ci invita a esplorare il mondo attraverso gli occhi del poeta, ad abbracciare l'incertezza e ad aprirci alle infinite possibilità.
I poeti possono trasformare la solitudine in comunione, la disperazione in speranza e l'oscurità in luce.
Bisogna però fare i conti con la realtà:
Giovane astro
pronto a schiantarsi
in un posto fisso
"Dati Sensibili", uscito per Terra d’ulivi nel 2023, è una raccolta di poesie che ci immerge nelle profonde riflessioni di un giovane uomo alle prese con la necessità di un lavoro e la sua forte aderenza alla vita infantile, in cui figure femminili, come la madre o la nonna, rappresentano necessariamente un’ancora di salvezza utile a tenerlo stretto alla vita reale.
Attraverso l’accumulo di immagini vivide e quotidiane, l'autore ci guida attraverso gli elementi apparentemente banali della vita di tutti i giorni, trasformandoli in fonte di ispirazione e contemplazione.
Attraverso versi di poesia fluida, l'autore esplora il significato nascosto di oggetti apparentemente insignificanti come i broccoli nel frigorifero, trasformandoli in simboli di vitalità, crescita e connessione con le proprie radici. Questi dettagli quotidiani diventano il tessuto su cui si dipinge il ritratto di un'anima in cerca di significato e appartenenza.
Ogni poesia è un tentativo
di far pace col mondo
Con una buona dose di sensibilità e incisività, l'autore ci invita a riflettere sulle relazioni umane, sulla fragilità dell'esistenza e sulla ricerca costante di significato e appartenenza.
Il cuore pulsante di questa raccolta risiede nella nostalgia per l'infanzia, le poesie sono dense di immagini evocative e di riflessioni intimiste.
L’autore aveva già pubblicato nel 2019 “Animali triestini e dove trovarli”, un omaggio a Trieste, e poi nel 2020 con Ensemble “Di stanza a Trieste”, ancora un tributo alla sua città.
Dati sensibili di Giulio Giadrossi è una lacerazione, una spaccatura tra il sogno e la realtà:
Rischiamo di non sentire il pigolio
sommesso del vero
il passo nascosto di quanto
ci sforziamo di dire
i sussurri delle cose naufraghe
persi come siamo
a barattare i nostri domani
per un irreale
presente
***
Portami in doppio sulla vespa di tuo nonno
a contare i grilli cantare
nei campi bruciati
a ripetere che
nessuno vuole essere formica
se lavorare significa questo
tornare a casa
soltanto
con qualche spiga nei calzini
di quelle che pungono
non dirmi delle cicale
dei fuochi agostani
delle chicane notturne
di tuo cugino che lavora da Brico
dell’asfalto che sembra bachelite
la nudità è una placenta
a noi precedente
una veste da togliere
soltanto
quando siamo guardati.
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