Le basi biologiche delle emozioni
Ognuno sa cos’è un’emozione sino a quando non gli si chiede di definirla.
Le emozioni sono gli stati che meglio ricordiamo e che più ci condizionano; eppure, sembrano possedere origine misteriosa e percorsi sconosciuti.
Dove nascono le emozioni? Nel cervello? E se nel cervello, in quale parte di esso? Oppure nascono nel corpo e se sì, in quale organo?
Nel 1884 W. James, filosofo della scienza, pubblicò un saggio dal titolo:
“ Che cos’è un’emozione”, in cui affermava che le emozioni hanno origine nel corpo e poi vengono percepite dalla mente, che inventa una storia per spiegarle. Circa trenta anni più tardi W. Cannon, fisiologo sperimentale ed allievo di James, confutava la teoria del suo maestro, nel suo testo “ La saggezza del corpo”, dimostrando, con dati di laboratorio, che le emozioni nascono nella mente e da lì si trasmettono al corpo, mettendo in atto una serie di reazioni viscerali, come le modificazioni del battito cardiaco, il sudore del palmo delle mani, lo spasmo dello stomaco, le tensioni muscolari.
Ma solo dal 1970 la ricerca scientifica ha iniziato a dare risposte soddisfacenti con la scoperta dei neurotrasmettitori e dei neuropeptidi ( sistema nervoso)e la comprensione della fisiologia degli steroidi ( sistema endocrino ) e delle citochine ( sistema immunitario ).
Queste molecole comunicano tra loro e sono ubiquitarie al punto che un linfocita, cellula del sistema immunitario, possiede recettori anche per gli ormoni sessuali , per le endorfine e le catecolamine ( adrenalina, dopamina, noradrenalina ).
Questa fondamentale scoperta ha configurato un rivoluzionario modello umano, concepito non più come un insieme di sistemi aventi competenze specifiche ed integrati solo a livello cerebrale, ma come una rete o network di comunicazione costante dei fenomeni interni, sempre relazionata con l’ambiente ( PsicoNeuroEndocrinoImmunologia o PNEI )
E allora qual è la risposta alle domande iniziali?
La più plausibile è che le emozioni si formino ovunque; il sistema
corpo \ mente è una rete in cui le informazioni passano in tempi talmente ridotti, da poter affermare che l’esperienza dell’emozione è simultanea nella mente e nel corpo.
Ovvero, come afferma Candace Pert: La mente, così come noi la percepiamo è immateriale, eppure ha un substrato fisico, che si identifica tanto con il cervello, quanto con il corpo .
Negli ultimi trenta anni, la neurobiologia sta rendendo, in fondo, merito alle medicine tradizionali di tutto il mondo, che non hanno mai separato la psiche dal soma (la scuola ippocratica, gli insegnamenti di Galeno, la medicina tradizionale cinese), arricchendole di sperimentazioni e tecnologie straordinarie.
Possiamo quindi comprendere come questo paradigma biomedico apra nuovi orizzonti di comprensione della genesi e del mantenimento dello squilibrio dell’essere umano, ossia delle malattie e la regolazione della rete da uno qualsiasi dei punti cruciali della stessa.
La cura delle emozioni rappresenta un cardine del nuovo concetto di salute, intesa non più solo come assenza di malattia, ma come benessere fisico, psichico e relazionale.
Il problema vero è l’approccio riduttivo della medicina moderna occidentale, che riesce a mettere in relazione i sintomi con la patologia, ma non ad individuare le cause, i motivi per cui una persona si ammala. Dobbiamo spostarci da un approccio riduzionistico a una visione complessa che comprenda la psiche, la società e i sistemi. Prima dei farmaci infatti, esiste la parola, è la parola che cura e che può accompagnare il farmaco, altrimenti come spiegare l’effetto placebo ? Ci siamo illusi di poter guarire solo con i farmaci, ma l’essere è relazione e senza relazione e quindi senza racconto non può esserci guarigione. Mi piace pensare che in un futuro prossimo si potrà curare, come Galeno e Ippocrate, attraverso la poesia il cui suono armonioso è già di per sé terapeutico.
Palpitano di emozione i versi de La vita, di Madre Teresa:
La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è ricchezza, valorizzala. La vita è amore, vivilo. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La via è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un'avventura, rischiala. La vita è la vita, difendila..
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