Gli inediti di Francesco Palmieri
l’officiante
ancora oggi ripete
gloria negli altissimi cieli
e pace qui in terra
(agli uomini di buona volontà)
avesse sentito la bomba,
l’attentato al mercato
solo ieri mattina,
il sangue, le grida,
la carne al macello
gloria negli altissimi cieli
e qui sulla terra
la solita guerra
(e dio non s’è visto,
dio dei cieli,
non della terra).
se pensi che già valga la pena
l’alzarsi di una gonna,
godersi la vacanza
tra una fatica e l’altra,
l’ebbrezza di una spinta
per qualche traguardo appena,
il saziarsi quando ce n’è
e poi di nuovo fame,
se pensi che un frattempo basti
a far tacere il tempo,
tu non l’hai visto dio
e non sai l’eterno
tu non conosci ancora
la pena di chi vive
col peso di un respiro
che non può più
moto perpetuo.
era magnifico quel tempo
quando noi bambini
si era solo bambini
e i vecchi
soltanto vecchi
(e chi lo sapeva
che in silenzio, loro,
si preparavano a morire
la morte non c’era
o era un partire in cielo
un diventare alati come gli angeli,
un’ombra trasparente
che vegliava sulla testa
come aureole di santi
in sfolgorio di luce)
era magnifico quel tempo
quando eravamo freschi
e l’aria tutt’intorno
era uno sbattere di lenzuola
una giornata di fontane e sole
e noi sì
che si era eterni per davvero.
Francesco Palmieri, nato ad Altamura nell’entroterra barese, vive a Cormano (Mi).
Ha lavorato come docente di materie letterarie in un Comune a nord di Milano.
Attualmente collabora con siti, riviste, case editrici, occupandosi prevalentemente di critica letteraria. Suoi testi sono presenti in rete e in antologie e prefazioni.
Nell’ottobre de 2012 ha pubblicato per i tipi de La Vita Felice la sua opera prima “Studi lirici (solo parole d’amore)”. Nel 2015, con Terra d’ulivi edizioni ha pubblicato la sua seconda raccolta poetica “Fra improbabile cielo e terra certa” cui hanno fatto seguito, sempre con lo stesso Editore, le raccolte “Il male nascosto” (2016), “Biografie” (2019) e i romanzi “L’infedeltà” (2020) e “La mosca sul vetro” (2022).
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