Le anteprime; Cipriano Gentilino,"Risacche",
Cipriano Gentilino che, con la sua nuova silloge “Risacche”, dà vita a una raccolta di vere e proprie ‘istantanee’ di parole, una galleria composita di suggestioni che, attraverso
un contrasto di toni e di intenzioni, coinvolgono immediatamente il lettore. È un percorso, il suo, che oltre a colpire per l’incisività concettuale, resa ancora più vivace dalla successione di versi, è sottilmente pervaso da una sorta di diacronismo lessicale che fa da controcanto alla precarietà dell’esistenza.
Sin dalle prime liriche si intravede il motivo dominante che richiama la risacca, vista come continuo ciclo iterativo, come un ripetersi ingannevole delle illusioni nell’ondeggiamento dei marosi. Come nel riflusso, dopo che l’onda ha invaso la riva, dunque dopo che l’Io lirico ha inondato, dirompente, l’animo inquieto del poeta, la risacca ritorna nel grembo originario, nel significato essenziale del sentimento che ha dato vita alla poesia.
...
dalla postfazione di Maria Rosaria Teni
Sul tepore
Una fiammella
di lanterna intirizzita
cerca olio anche d’avanzo
per un po’ di inciampo
un tepore
anche assoldato
in versi scandalosi
irriverenti,
prima che ci precipiti la notte.
Oracoli
All’oracolo hanno cucito
le labbra della sentenza
con i nastri sfilati dagli
allori delle ricorrenze,
siamo figli di padri ignoti
e lune mai sconsacrate
in bilico sul bordo piatto
di questa terra inquieta,
scrutiamo fondi ri-tostati
di caffè nero coloniale
per un appiglio perturbato
ai muri chiusi alla vergogna.
Impronte
Avremmo dovuto essere folli
e lasciare le nostre impronte
sul confine trasgredito prima
di specchiarci muti nel caos,
parlarci sul bordo del lecito
di numeri e gessi a campana
irridere alla sconvenienza di
ricordi svelati alla clausura.
Avremmo dovuto essere più folli
e lasciare spudorati le impronte.
Cipriano Gentilino, nato a Valderice, vive a Mondovì.
Psichiatra e psicoterapeuta si è formato in Psicoanalisi di gruppo, Ipnositerapia e Programmazione Neurolinguistica ed è stato docente a contratto di Psichiatria presso l’Università di Torino.
Ha pubblicato "Versi nel retrobottega" (Oèdipus Edizioni – 2019) e "Parabole" (Nulla Die Edizioni – 2021) finalista al Premio Dieter Schlesak e Vivetta Valacca ).
Ha partecipato alla silloge "Quando l’anima è una folla" (Carte Sensibili-2021) e alla antologia: "21 marzo è Poesia -Liriche di autori vari"- per la giornata Mondiale della Poesia (Cultura Oltre Rivista letteraria-2022).
Recentemente un inedito è stato premiato al Concorso Letterario Nazionale Egidio Saracino.
Suoi articoli sono stati pubblicati sulla rivista "Limina Mundi".
Collabora con il blog "Neobar" e con le Riviste Letterarie on line "Cultura Oltre" e "Il Pensiero Mediterraneo".
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