Riconoscere una storia è il Premio di Terra d'ulivi edizioni che vede la collaborazione del Festival della poesia di Mantova.
Non un nuovo premio letterario, un altro ancora, l'ennesimo, ma un premio del tutto nuovo, almeno nelle intenzioni dei promotori, alimentato da un'indomabile passione per la scrittura poetica. Non viene, infatti, premiata una singola poesia, o un'opera, inedita o edita. Viene premiata una vita e un'esperienza tesa con generosità, tenacia e valore non solo alla scrittura, ma anche alla diffusione della lettura, alla promozione dei giovani autori, alla testimonianza di un'intera esistenza vocata alla poesia, all'espressione di una comunità e di un territorio in questo preciso momento storico. Insomma, come annunciato nel sottotitolo del Premio, l'intento è dare un riconoscimento a una storia.
Riteniamo che abbia più senso premiare non un singolo prodotto artistico, sganciato da un intero percorso di ricerca, dunque esposto anche al rischio di essere estemporaneo, contingente, autoreferenziale, bensì il radicamento e la radicalità della scelta della scrittura poetica quale forma di espressione e di arte. Dentro questo sguardo, assume rilievo l’intera opera artistica del poeta, la sua formazione, la testimonianza civile in un’epoca di grande crisi quale quella attuale. Viene così premiata la capacità del poeta di 'essere testimone vigile del proprio tempo'.
Il Premio sarà conferito, di anno in anno, a insindacabile giudizio della Commissione sulla base degli intenti sopra dichiarati. I membri stessi della commissione sono esempi di questa vocazione esistenziale, almeno nel giudizio dei promotori del Premio. Pertanto non è previsto alcun concorso, né alcuna forma di iscrizione, con invio delle opere. Ogni anno, i membri della commissione si riuniscono per condividere la scelta della figura da premiare, dando un riconoscimento alla sua storia personale, quale esempio di ‘buona letteratura’.
Il Premio consisterà nella pubblicazione gratuita di un testo da parte della casa editrice Terra d’ulivi edizioni di Emanuele Scarciglia e da un premio in. denaro di 500 euro. Il vincitore potrà decidere di pubblicare una propria opera, oppure di indicare, in assoluta libertà, il nome di un “giovane poeta” da far conoscere o promuovere. Questa opzione connota fortemente l’ambizione del Premio ad essere un atto generoso, circolare e insieme aperto, di promozione della scrittura poetica. Nel caso il vincitore decida di dare spazio a un giovane da lui ritenuto particolarmente promettente, prevediamo che il primo predisponga una nota critica introduttiva relativa al testo pubblicato.
Il Premio di Poesia Terra d’ulivi – Riconoscere una storia è, forse, il primo in Italia a proporsi l’intento di premiare un autore e la sua intera opera. Siamo consapevoli che si tratta di una sfida difficile e piena di insidie. Siamo tuttavia ben presidiati da una forte passione e da un desiderio “buono e onesto” di creare e diffondere valore in un mondo e in un momento in cui questo si mimetizza o viene offuscato. Saremo soddisfatti se riusciremo a far approdare la cultura poetica su un terreno del tutto nuovo in cui si potrà, senza scandalo o irrisione, definire una poesia non necessariamente realista, ma reale. Anzi, viva per davvero.
La giuria del Premio di Poesia Terra d’ulivi – Riconoscere una storia è composta da:
Presidente:
Stefano Iori, giornalista professionista, scrittore.
Giurati:
Daniele Maria Pegorari, professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università di Bari
Maria Pia Quintavalla, poeta e critico letterario
Filippo Ravizza, poeta e critico letterario
Elio Scarciglia, direttore editoriale
Pasquale Vitagliano, poeta
Ogni anno, per la durata di un anno, si uniranno al gruppo dei giurati i vincitori di quella edizione.
Pertanto per la seconda edizione si uniscono al gruppo i premiati della prima edizione
Flavio Ermini, scrittore e saggista
Anna Maria Farabbi, scrittrice e poeta
La giuria è già a lavoro per individuare la storia da premiare per il 2022 e breve sarà comunicato il nome del premiato/a
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