Tempesta d'acciaio in una tazza di the
-Ormai, ovunque in Europa soffiano venti di guerra.
-E' terribile non trova?
-Angoscioso. Latte o limone?
-Latte. Assolutamente.
-In tutta la Renania fervono operazioni militari.
-E' solo il preludio, temo.
-Sarà una nuova tempesta d'acciaio.
-Lo diceva Junger, mi pare.
-Ma certo! Sono felice che lo abbia letto.
-A volte la giornata sembra non finire mai. Allora leggo.
-Gia sembra infinita a volte.
-Mio marito dice che è tempo perso.
-La lettura intende?
-Si. Le donne dovrebbero dedicarsi alla casa, dice.
-E ai figli. Il mio dice così. Alla casa e ai figli.
-Deve essere giusto. La lettura è una faccenda da uomini.
-E l'azione.
-Specialmente l'azione.
-Siamo così frivole noi donne. Volubili.
-Lo penso anch'io. Zucchero?
-Siamo certamente in buone mani, trova anche lei? Uno grazie.
-Assolutamente. Assolutamente.
-Il nostro Fuhrer è uomo di grande tempra morale.
-Ah per questo.
-E tuttavia.
-E tuttavia?
-C'è questa questione ebrea. Non che sia contraria, intendiamoci.
-No, certo che no.
-Ci saranno certo valide ragioni.
-Validissime, senza dubbio.
-L'altra sera a casa nostra c'era questo herr Krupp.
-Si. L'industriale.
-Degna persona.
-Degna. Un po' rozzo forse, herr Krupp.
-Mi ha tolto la parola di bocca.
-La moglie poi.
-Ah la moglie, guardi.
-Ma brave persone eh.
-Certo che si.
-Comunque. Dicevo. Sta facendo ottimi affari.
-Le armi sono sempre un ottimo affare.
-Non si sa mai quando possa tornare utile un buon cannone, mi ha detto.
-Inoppugnabile.
-E' quel che ho detto.
-Ottimo. Ben fatto.
-Certo, la pace ha una sua quieta bellezza.
-Oh signore. Glielo ha detto?
-Lo so, ho sbagliato.
-E lui?
-E' diventato rosso. Ha cominciato a strepitare.
-Si, immagino.
-La guerra non è argomento di cui parlare con le donnette. Così ha detto.
-Che cafone. E lei?
-Donna son io, signore, ed in mia casa.
-Gli ha detto davvero così?
-Purtroppo. Non credo abbia colto la citazione.
-Aria stupenda. Ma tutta l'opera proprio.
-Ah, quell'italiano.
-Si può dire tutto degli italiani, ma non che siano cattivi musicisti.
-Com'è giusto signora. Com'è giusto.
-Ma cosa dicevamo un momento fa?
-Mi diceva degli ebrei.
-Giusto. Gli ebrei. E' che a volte mi vengono in mente le parole del mercante.
- Non ha occhi un ebreo? Se ci pungete non diamo sangue, noi? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo?
-Esatto! Esattissimo! A quello pensavo.
-Non dovremmo pensare troppo.
-No. Proprio non dovremmo.
-E leggere.
-Specialmente leggere.
-Le ho mai parlato della signora Scacht?
-Splendida signora.
-Meravigliosa.
-Per quanto.
-Già. Per quanto.
Tempesta d'acciaio in una tazza da the.
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