Virginia Farina

Nata a Oristano nel 1978, laureata in Storia dell’arte e come Educatrice per l’Infanzia, è specializzata in Didattica dell’arte. Ha sviluppato un percorso artistico-professionale come fotografa e come atelierista nella realizzazione di percorsi creativi per adulti e bambini, coltivando in parallelo la scrittura e la poesia, come sua vocazione più intima e profonda.

Tra il 2001 e il 2003 lavora su diversi readings e performances di poesia sul tema della migrazione e della non-violenza, pubblica alcuni racconti e poesie in alcuni periodici, come la rivista genovese Marea e su alcune antologie, tra cui Donne in opera: Storie e ritratti di artiste e scrittrici, Edizioni Non Deperibili, Aosta.

 

Partecipa nel 2004 e 2005 alle  ricerche poetiche sull’oralità e la memoria del Théâtre des Récollettes e della rivista Cassandre, Parigi. Sempre a Parigi conduce un laboratorio di scrittura in un centro di accoglienza per donne senza fissa dimora presso l’Association Emmaüs Paris - Centre  Malmaisons.

 

Nel 2008 vince il Festival di poesia “Ritorno a Figuralia” di Castelmaggiore (Bologna) con la raccolta “Qui, dove sono”, dedicato al tema dello “spaesamento” e della migrazione.

 

Vince nel 2009 il ‘Premio Iceberg Giovani Artisti” del Comune di Bologna e da allora ha esposto in più di trenta mostre in Italia e all’estero, valorizzando l’aspetto simbolico e sociale del linguaggio fotografico.

 

Dal 2011 collabora con il Gruppo musicale “Espresso Notte”, con cui si esibisce in diversi readings, a Bologna e a New York. E’ stata recentemente segnalata al Premio Lingua Madre di Torino e al Premio Renato Giorgi di Sasso Marconi nella Sezione Cantiere. Nel 2019 vince il Premio Versante Ripido per Opera prima che le permette di pubblicare la sua prima Raccolta “Oltremare” nel 2020, per Terra d’Ulivi Edizioni.

 

Fa parte del gruppo redazionale della rivista Menabò, edita da Terra d’ulivi edizioni di Lecce.

Sostienici